lunedì, Aprile 15, 2024
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    Mediocrazia

    Riporto alla lettera un pezzo di Massimo Gramellini, apparso 10 anni fa su la Stampa. Il pezzo s’intitola ‘megliocrazia’ e fotografa alla perfezione il nostro Paese ed il senso di frustrazione che ci ingloba. “Sei un mediocre!” è un insulto terribile, di solito funziona alla grande e si capisce subito di aver “colpito ed affondato” perché chi lo riceve invece di indietreggiare e abbassare lo sguardo ridacchia. Appunto, il mediocre non sa neppure cosa voglia dire essere mediocre. Eppure, con il senno di poi, siamo ancora peggio di 10 anni fa? Davvero Monti ha svoltato l’Italia? Eppure è serio e competente. Eppure non è bastato. Dovremmo meditare tutti soprattutto i lettori di Gramellini, ora penna di punta del quotidiano Corriere della Sera, il più letto d’Italia. Scriveva Gramellini Mai come in queste drammatiche ore ci sentiamo di dar ragione all’economista Luigi Zingales quando dice che l’Italia è una peggiocrazia, il governo dei peggiori. La prevalenza del cretino, o comunque del mediocre, raggiunge la sua apoteosi in quella caricatura di democrazia che è diventata la nostra democrazia. Oggi qualsiasi persona di buonsenso, di destra o di sinistra, riconosce che questa politica svilita dai clown e dalle caste dovrebbe affidarsi ai seri e ai competenti. Figure alla Mario Monti, per intenderci. E ce ne sono tante. Ma qualsiasi persona di buonsenso sa anche che, se i Mario Monti si presentassero alle elezioni, le perderebbero. Perché non sono istrionici né seducenti. Verrebbero surclassati da chi conosce l’arte della promessa facile e dello slogan accattivante, in quanto una parte non piccola degli elettori è così immatura da privilegiare i peggiori: per ignoranza, corruzione, menefreghismo. Dirò una cosa aristocratica solo in apparenza. Neppure le sacrosante primarie bastano a garantire la selezione dei migliori. Per realizzare una democrazia compiuta occorre avere il coraggio di rimettere in discussione il diritto di voto. Non posso guidare un aeroplano appellandomi al principio di uguaglianza: devo prima superare un esame di volo. Perché quindi il voto, attività non meno affascinante e pericolosa, dovrebbe essere sottratta a un esame preventivo di educazione civica e di conoscenza minima della Costituzione? E adesso lapidatemi pure.
    Katia Querin
    Katia Querinhttp://www.katiaquerin.it
    Ciao sono Katia! Scrivo da sempre. Mi riesce facile mettere nero su bianco pensieri ed emozioni. Dal 2010 dico la mia sulla società grazie alle evoluzioni del digitale, i voli pindarici del marketing ed il potere della narrazione.

    2 COMMENTS

    1. Penso che solo un mediocre potrebbe lapidarti… 🙂
      Sono tutte cose che una persona sana di mente e con un minimo di cultura non può fare a meno di condividere. Non se la sola e quindi… LAPIDATECI!

      🙂

    2. hai perfettamente ragione. cosi come io metterei obbligo di indicare nei social nome e cognome di chi scrive una opinione, si ridurrebbero drasticamente coloro che mettono opinioni insulse a caso

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