lunedì, Aprile 15, 2024
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    La giusta attenzione

    Un’idea. Un’idea vincente. Un’idea che funzioni. 

    Eccola, la prendo, la scrivo, la scarabocchio, corro con il mio foglio in mano e la condivido entusiasta con il gruppo. Il risultato è una faccia con un bel punto interrogativo e tanti mah. Uff! Eppure l’idea è buona, lo sento.
    Ed è lì, proprio in quel momento tremendo che dovremmo sforzarci di sorridere anche se ci hanno trafitto il cuore con un paletto di negatività. L’idea non basta, abbiamo peccato di vanità, di modestia, abbiamo commesso un errore di valutazione, capita. Presi dalla foga di raccontare l’IDEA irrompiamo con forza nella ‘quodianità’ delle persone pretendendo attenzione.  

    Ma l’attenzione si conquista non si pretende.  Essere capaci non solo di attirarla  (l’attenzione) ma anche di tenerla viva e costante: trasmettere le emozioni, le sensazioni, i vantaggi positivi del nostro pensiero. Come? Scegliendo il momento giusto, con umiltà, pizzico d’ironia e soprattutto saper parlare alle persone, entrare in empatia.

    Oggi più che mai è importante saper far squadra in tutti i campi (lavoro, famiglia, amici, conoscenti) motivando e argomentando le proprie intuizioni senza sconfinare nell’arroganza di chi crede che la propria idea non sia migliorabile.
    A tal proposito riporto un pezzetto di What Women Want – Quello che le donne vogliono? 
    La scena è la perfetta sintesi del lavoro di squadra: ognuno da il meglio di sé con l’obiettivo di raggiungere il meglio. Lei ha l’intuizione giusta e lui è bravo ad entrare nel suo mondo, a sostenerla, ad incitarla, a non metterle i bastoni fra le ruote, a non troncare sul nascere la creatività smorzandole l’entusiasmo. Ed è capace di trasmettere e comunicare un pensiero condiviso ad un pubblico.

    Ps. In realtà, nel film lui rubava a lei le intuizioni spacciandole per proprie.
    Come al solito, nella squadra come nella vita, è importante essere sinceri e onesti. 

    What women want, scena dell'ideazione del finto spot Nike
    What women want. Scena del finto spot nike
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    Katia Querin
    Katia Querinhttp://www.katiaquerin.it
    Ciao sono Katia! Scrivo da sempre. Mi riesce facile mettere nero su bianco pensieri ed emozioni. Dal 2010 dico la mia sulla società grazie alle evoluzioni del digitale, i voli pindarici del marketing ed il potere della narrazione.
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