venerdì, Aprile 26, 2024
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    Seo for dummies

    Tuesday night by Eus
    Tuesday night a photo by Eus on Flickr.

    Me lo sentivo che prima o poi avrei dovuto fare i conti con l’attività Seo. Sono istintiva/emotiva mica di pensiero algoritmico googliano!
    Mi piacciono i titoli evocativi, suggestivi, l’originalità. A google un’pò meno. Uff..In soccorso un articolo mooolto interessante, seo low cost http://sixrevisions.com/content-strategy/user-friendly-seo

    Ecco le sette regole capitali

    1- inserire le parole chiave all’inizio dei titoli
    2- mettere in grassetto le parole chiave
    3- usare le liste puntate
    4- usare parole chiave nei testi dei link
    5- inserire le parole chiave all’inizio del tag title
    6- dotare il sito di una struttura di link interni coerente e logica
    7- ottimizzare e taggare le immagini

    L’articolo è interessante perché in questi “comandamenti” sono allineati il punto di vista di chi scrive il testo, del seo specialist e del web designer per la felicità dell’account e quindi del cliente.
    Roba trita e ritrita per gli esperti ma meglio riperterlo, ne sentiamo di ogni no ? Alzi la mano chi dovendo operare nel web non ha incrociato operatori truffaldini e incantatori di clienti pronti ad assicurare in scioltezza la prima posizione su Google ?
    In ottica Seo è sempre da preferire la sintesi, parole precise, concetti chiari, uso di titoli e link. Il superfluo e ridondante crea confusione, quindi pulizia in home page, dettagli sulla pagine interne. Grafica essenziale, colori neutri e viva il bianco così l’occhio trova pace e respiro.
    Va bé… che noia.

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    Katia Querin
    Katia Querinhttp://www.katiaquerin.it
    Ciao sono Katia! Scrivo da sempre. Mi riesce facile mettere nero su bianco pensieri ed emozioni. Dal 2010 dico la mia sulla società grazie alle evoluzioni del digitale, i voli pindarici del marketing ed il potere della narrazione.

    3 COMMENTS

    1. mha …per esperienza decennale ho visto le cose mutare molto. Nel '98 si faceva tutto da soli da provider al sito. Oggi ci sono almeno 10 figure diverse. Con una confusione di ruoli unica. I grafici cartacei che vogliono portare su web la grafica da carta. Che ti dicono che pwe il web vogliono un colore Pantone xxx.
      Ho capito che se il cliente non dedica una figura formata ed interna all'azienda che ha come unico lavoro quello di aggiornare quotidianamente sito e social network, non si riesce a fornire dall'esterno un servizio a 360° di pari livello. O si capisce che il multimediale fa parte delle attività della comunicazione aziendale o non se ne fa nulla.
      Buon carnevale

    2. Il mutare è intrinseco in ogni cosa, com'è vero che nel web, questi cambiamenti avvengono più rapidamente che non in altri settori, d'altra parte è anche il bello di chi fa questo mestiere.
      I principi della comunicazione restano comunque validi e sarebbe già una gran cosa avere dei grafici professionisti che di occupino di web, spesso non avviene neppure quello e ci si improvvisa con quello che si ha.

      Da un pezzo le aziende di un certo peso non sviluppano più tutto internamente ma si avvalgono di partner molto verticali su determinati argomenti. Il problema è che tante volte il cliente stesso non si fida dell'agenzia di comunicazione alla quale si appoggia, trasformando dei professionisti della comunicazione in semplici esecutori, perché il cliente paga… Su questo Mad Man insegna.

      È un settore dove tutti vogliono fare i maestri di se stessi, mentre tante volte bisognerebbe solo stare ad ascoltare e riflettere.

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